Il giorno dopo, rotta per il Monastero di Putna che si trova lungo il confine con l’Ucraina. Durante il percorso trovo km e km di lavori stradali, strada non asfaltata con pietrisco ed una marea di cani randagi, che a volte mi corrono appresso con idee bellicose, ma sono in Sudamerica? Durante il percorso sosto ad un piccolo monastero quelllo di Prislop. Chiesa carina, bianca, dove mi incrocio con un biker tedesco, ed in qualche modo socializziamo.
Riesco a trovare la strada per il Monastero, che mi fa costeggiare la frontiera Ucraina a soli 4km. Attraverso gli aultimi 40km all’interno di un bosco fitto con strada bianca. Bello e suggestivo. Mi fermo e mi godo nel silenzio ( traffico assente) il mio sigaro. Arrivo in tempo al Monastero di Putna dove si scatena un diluvio, nonostante fino ad un attimo prima era sereno con il sole. Questa sarà una caratteristica dei prossimi giorni, all’improvviso cielo nero, pioggia a dirotto, e devo dire che mi è sempre andata bene, potendomi riparare fra bar e distributori.
Il Monastero di Putna, si presenta molto bello e ben curato ( lo sono quasi tutti). Come al solito si accede da un grande ingresso con un enorme portone di legno. L’altra caratteristica dei monasteri è che sono circondati da mura alte, in effetti quando sono stati costruiti hanno avuto anche una valenza di pseudo fortezze. Anche qui la chiesa molto ben curata e conservata. La presenza dei preti con il loro copricapo caratteristico ( basso e circolare, come una pentola rovesciata) e la veste nera e lunga, crea personaggi un po’ inquitanti, ma d’altronde è la loro simbologia che li contraddistingue.
La sera capito in un albergo dove al momento sono presenti alla reception due ragazze giovanissime, che conoscono solo il rumeno. Ma dopo 1h, attrraverso un cliente che mi traduce in inglese, riesco a prendere possesso della camera e gustare una buona cena, a base di zuppa di carne e verdura e a seguire un dessert niente male.
Il giorno seguente, visito altri 3 monasteri: Humorului, Voronet e Neamt
Tutti ben curati con la medesima caratteristica delle chiese piccole, piene di richiami religiosi. In quella di Neamt, addirittura, sotto l’icona della madonna con bambino c’è un apertura e le persone si chinano e carponi l’attraversano, facendosi sempre molti segni della croce. Purtroppo non sono riuscito a capire il motivo, anche se può essere intuito.
Monastero di Humorului.
MONASTERO DI VORONET
Monastero NEAMT
Le strade che sto’ percorrendo non sono sempre buone: buche e brecciolino sono molto presenti ed il traffico è un po’ scorretto, poichè alcuni per evitare tutto questo, non si sdegnano di invaderti la tua corsia e a volte mi tocca portarmi anche fuori strada. Ma la polizia dov’è????? Molto poca e assente.
Mi fermo a dormire a Gheorgheni, costeggiando prima un lago artificiale ( diga enorme parco di Ceahlau) che i rumeni usano come il mare; e a seguire una serie di gole molto strette, suggestive dove mi rinfranco un po’ del caldo patito nella giornata.
La tappa del giorno dopo mi porta a Sibiu. Strada all’inizio bella , belle curve, si sale fino a 1287m ( passo di Bucin); finalmente un po’ di sano divertimento. Lungo la strada venditori di funghi. Attraverso Sighisoara, ed altri paesi molto gradevoli. Lungo la strada inizio a fare caso a banchetti che vendono di tutto: da souvenir, copie di animali, pentole e manufatti di rame, ferro, alluminio e legno. Sono gli Zingari, etnia molto presente in questa zona, le donne caratteristiche con i loro capelli di tonalità dal giallo al rosso, e con le loro gonnelle multicolore. Bambini numerosi e gli uomini con copricapo nero a tesa tonda intorno alla testa.
Prima di arrivare a Sibiu, deviazione indicata dal mio amico Michele, alla Chiesa-Fortezza di Biertan. Bella e imponente. Dentro per la sua caratteristica, non ortodossa, ma più cristiana, sembrava di veder entrare da un momento all’altro i Templari come nel Codice da Vinci.
Verso le 15 arrivo a Sibiu, dove sono accolto dalla famiglia di Roxana, presso lo stabilimento gestito da Domenico, fratello di Stefania Gnoato ( conosciuta in occasione dei preparativi per il Sudamerica). Rimango loro ospite per 3 notti. La sera Visita di Sibiu, bella città con costruzioni antiche e moderne, la popolazione che si concede una passeggiata per le vie del centro affollatissime, per la frescura che arriva sulla sera. Cena in un locale caratteristico, dove oltre a vari piatti locali, gusto dei pomodori verdi conservati sotto salamoia. Fantastici.