Mi piacciono i numeri e decido di partire il 17/7/17, anche perché la Mia Rossa, compie 20 anni di cui gli ultimi 16 passati con il sottoscritto ( a quei tempi aveva solo 12.000km!!!!).
Parto nel pomeriggio, dopo aver salutato il mio amore Cri, e come prima tappa intermedia, mi fermo a Trieste, ospite degli amici motociclisti Lucio, Tiziana e Giacomo. Gran bella serata, chiacchere e risate. Grandi!!!!
La mattina dopo inizia il vero viaggio, una bella tappa di 900km che mi porterà attraverso la Slovenia e l’Ungheria, all’ingresso in Romania a Oradea. Tutta autostrada , soste giusto per benzina ,pranzare e varcare le frontiere. Arrivo alle ore 19.00 locali ( ma ore di viaggio effettive 12, poichè in Romania devo spostare le lancette un’ ora indietro) trovo l’albergo, prendo possesso, e già prima stranezza: la moto la parcheggio nel portone poiché l’hotel non ha il Parking. Da ridere per entrare dentro. Cena e a letto un po’ stanchino.
La mattina dopo parto e la prima sorpresa, andando a fare il pieno è che la super viene €1.01 il litro, che manna!!! Da Oradea mi spingo su verso nord, attraverso distese di campi coltivati, per lo più a girasoli, per poter raggiungere e visitare la zona di Maramues, densa di Monasteri, con la caratteristica delle loro abitazioni e chiese in legno. Lungo il percorso inizio a vedere sulla sommità dei pali che costeggiano la strada i nidi delle cicogne ( mi accompagneranno per tutto il viaggio) e fermandomi li osservo: nidi enormi e con dentro a volte anche 6 uccelli, con i genitori che fanno la spola per nutrirli. Spettacolo!!!!!
Tappa a Sapanta dove visito il Cimitero Allegro, detto cosi’ poiché sulle lapidi vengono riportate immagini della vita del defunto simpatiche e con ironia. E’ un esplosione di colori, non sembra di esser in un cimitero. Bravi con ironia sdrammatizzano un ambiente che da noi trasmette tristezza per i cari persi, qui al contrario molta serenità.
A seguire visito il Monastero di Peri con la chiesa in legno più alta d’Europa, ben 78 metri. Impressionante.
A Sighetu mi fermo e pernotto.
Pochi kilometri il giorno dopo, poichè molto del tempo viene speso per visitare questa zona, con diverse situazioni interessanti:
La strada è interessante e piacevoli vallate con sommità massimo di circa 600m, nel verde e boschi rigogliosi. Siamo nei carpazi settentrionali, conosciuta anche come Transilvania.
Visita al Monastero di Barsana molto bello e esteso, caratteristica che accompagna tutte le chiese all’interno dei monasteri di estrazione ortodossa, colme all’interno di dipinti alle pareti e Icone con madonna e bambino neri. Le persone che trovo dentro si fermano davanti a queste immagini e si fanno diverse volte il segno della croce, paese che vai usanze che trovi. L’atmosfere sono molto cariche poichè gli ambienti sono piccoli e te sei immerso veramente in tutto quello che di sacro ti circonda.
Riesco anche a trovare il villaggio di Breb, molto particolare descritto come un villaggio dove si è fermato il tempo, ed è cosi’. La strada piccola che si prende poi finisce e devo tornare indietro per uscire. Le donne in questo villaggio sono vestite con dei costumi particolari ( ma alcuni li ritroverò lungo il percorso del viaggio), ed inoltre portano tutte un foulard sulla testa, con la caratteristica che man mano che l’età è avanti, passa da un colore acceso e chiaro ad uno scuro. Gonna sotto il ginocchio e scarpe che a volte sembrano pantofole. Gli uomini con camicia, pantaloni classici e tutti con cappello, che è piccolo in testa ( come le donne boliviane) tutti in paglia di varie fogge.
Quando attraversi i paesi, lungo la strada sono disseminate panchine in legno, dove le persone dei villaggi stazionano per parlare, giocare a carte ed aspettare i pulman di linea, che al di là della presenza di macchine ( di tutti i tipi), l’uso di spostarsi è molto diffuso con questo mezzo. In questa parte della Romania, la vita è per lo più agricola e tenore di vita molto modesto, anche se all’interno dei paesi ci sono molte case in costruzione, di cui alcune l’architettura lascia molto a desiderare, pacchiane e con forme strane. Una sembrava sullo stile dell’antica Roma con giardini e statue. Mah!!!!
Mi fermo a Borsa, piccola città, bruttina e niente di chè, e la Rossa stasera dorme in legnaia.